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Intero: € 10,00 - Ridotto: € 5,00 (ragazzi dai 6 ai 14 anni, gruppi con 20 paganti minimo*, studenti max 25 anni) L’itinerario è fruibile solo con guida e sarà effettuato con un minimo di 10 persone. Per prenotare rivolgersi al Centro Visite di Alberese ai numeri 0564 393238 / 0564 407098 dalle 9:00 alle 13:00 oppure scrivere a booking@parco-maremma.it
Il percorso
La partenza è da Cisterne romane, alle porte di Talamone. Su un antico percorso doganale che attraversa una macchia alta di lecci si sale fino al Semaforo, un vecchio osservatorio di marina abbandonato, da dove si gode un primo magnifico panorama sul mare e sulla costa rocciosa del Parco. Si prosegue poi fino alla Punta del Corvo e al punto panoramico sulla cima della cresta dove, da una piccola altana di legno, si vede un buon terzo della costa della Toscana, da Ansedonia al promontorio di Piombino. Da qui un piacevolissimo sentiero con brevi saliscendi, praticamente in piano, attraversa prima una macchia bassa e poi una più alta, con scorci che si aprono ora verso l’interno, ora verso il mare. Così fino all’Apparita, uno slargo sommitale dove la vista spazia questa volta verso l’interno, fino al monte Amiata.
Dopo una breve discesa, il percorso si tuffa in una macchia folta di lecci lungo uno stradello forestale che attraversa anche zone di vecchio taglio, dove si vede come ricresce un bosco. Dopo una discesa, si incontra una bella strada forestale, che si snoda a mezza costa in un bosco di grandi lecci, accompagnati da cerri e da qualche carpino, con grandi colpi d’occhio verso l’entroterra. Si raggiunge così lo spartiacque dell’Uccellina, da dove una breve discesa prima nel bosco e poi nella macchia porta alla piccola grotta di Stoppa, affacciata sul mare e sulle isole, che prende il nome da un brigante dell’Ottocento.
Dalla grotta di Stoppa si può tornare lungo il percorso dell’andata, oppure da Cannucceto si può fare un bel detour, sempre su una comoda strada forestale, per l’Albatraiola, e riprendere il percorso dell’andata più avanti.
Non ci si deve stupire se lungo questo itinerario si incontrano tratti di bosco tagliato. Si tratta di prelievi di legna da ardere sostenibili e autorizzati dal Parco. Hanno infatti lo scopo di garantire la diversificazione della copertura forestale e quindi il mantenimento della biodiversità, ma anche di conservare un paesaggio ereditato da millenni di storia.
Non ci si deve stupire se lungo questo itinerario si incontrano tratti di bosco tagliato. Si tratta di prelievi di legna da ardere sostenibili e autorizzati dal Parco. Hanno infatti lo scopo di garantire la diversificazione della copertura forestale e quindi il mantenimento della biodiversità, ma anche di conservare un paesaggio ereditato da millenni di storia.