Mappa
Esplora i percorsi e i punti di interesse
Intero: € 10,00 - Ridotto: € 5,00 (ragazzi dai 6 ai 14 anni, gruppi con 20 paganti minimo*, studenti max 25 anni) Il biglietto del percorso è acquistabile anche online in autunno ed inverno, mentre in primavera ed estate solo al centro visite di Alberese (via del bersagliere 7/9)
Il percorso
NEL PERIODO ESTIVO IL PERCORSO È SEMPLIFICATO, RICHIEDI AL CENTRO VISITE ULTERIORI DETTAGLI
La passeggiata comincia in piano, con leggere ondulazioni, nella suggestiva pineta granducale. Si cammina infatti su antichi cordoni di sabbia sui quali nell’Ottocento sono stati piantati seicento ettari di pini, ai quali si aggiunge oggi un sottobosco di grandi cespugli di lentisco e ginepro. È un ambiente ricco di volpi, istrici, daini e cinghiali, di cui si trovano un po’ ovunque le impronte, e di uccelli di cui si sentono di continuo i richiami e lo sbattere delle ali.
Giunti al Ponte delle Tartarughe, si attraversa il canale dello Scoglietto-Collelungo, e dopo aver costeggiato le grotte si comincia a risalire sulla sinistra attraverso una macchia bassa di rosmarino, lentisco, leccio e cisto quella che solo qualche secolo fa era una falesia sul mare. Da qui ci si affaccia presto su un “mare” di chiome di pini che si allunga a perdita d’occhio, fino al mare vero e alle isole dell’arcipelago toscano. Arrivati sul crinale si prosegue su un sentiero largo e in piano, fino al piccolo stagno del Precoriale e poi all’inizio della breve salita per la torre di Castel Marino, documentata già nel Duecento e parte del sistema di avvistamento per la difesa dalle incursioni dei pirati barbareschi. Da quassù si gode forse il panorama più bello e più vario di tutto il Parco.
Si scende quindi alla tranquillità dell’antico uliveto monumentale di Collelungo, pascolo per daini e maremmane, da dove ci si può affacciare sulla piana dei Cavalleggeri. Da qui in breve tempo si giunge alla torre di Collelungo, quasi a picco sul mare, dalla quale si gode ancora un altro panorama. Un breve e ripido sentiero scende da qui alla spiaggia di Collelungo, fra le più belle e integre d’Italia. Chi ha tempo e voglia di godersela, si può allungare per tre chilometri fino a Cala Rossa.
Riattraversata la duna si torna nella pineta, e presto si prende il sentiero che costeggia il canale dello Scoglietto-Collelungo, in una fitta macchia mediterranea. Da quando lo sbocco a mare è stato chiuso dalla duna, il canale si è trasformato in una palude ricchissima di vita, dove nella stagione giusta non è difficile incontrare tartarughe palustri, anatre, martin pescatori, volpi, e daini all’abbeverata.
Giunti di nuovo al Ponte delle Tartarughe, si riprende la pineta per lo stradello dell’andata.