La ciclopista tra Alberese e Talamone diventerà presto realtà, costituendo una vera risorsa non solo per il Parco della Maremma, ma anche per tutte le attività e strutture ricettive nel tratto Collecchio-Talamone
Il Parco della Maremma ha deciso di premere l’acceleratore sulla realizzazione del collegamento ciclabile tra Alberese e Talamone, previsto nel più ampio progetto di realizzazione della ciclopista tirrenica – curato dalla Regione Toscana – per il quale sono previsti i lavori tra il 2024 e il 2025.
Grazie ad un accordo con le proprietà Vivarelli Colonna, il Parco realizzerà un percorso sterrato riservato alle mountain bike che costeggerà la ferrovia nel tratto tra Alberese Scalo e Collecchio, per una distanza di circa 2,5 km. E’ questo infatti l’unico tratto che impedisce oggi il collegamento tra Alberese e Talamone.
Saranno necessari alcuni lavori di adeguamento, già in corso di progettazione, e l’apertura è prevista per il mese di giugno 2023.
Dopo la riapertura di Cala di Forno, mettiamo un altro importante tassello nella ridefinizione e nell’ampliamento degli itinerari del Parco, afferma il presidente Simone Rusci, che consentirà di attraversare tutta l’area protetta, connettendo un territorio vastissimo che va da Talamone fino alla Diaccia Botrona.
Questo tratto consente infatti di attivare una rete di lunga percorrenza che parte da Talamone e attraverso la strada della Valentina arriva fino al Collecchio, da qui il nuovo tratto raggiunge Alberese Scalo consentendo, tramite la strada provinciale di raggiungere l’abitato di Alberese. Da Alberese è già esistente la pista ciclabile che raggiunge il ponte sull’Ombrone. Da quest’ultimo è facile riallacciarsi alla pista ciclabile che collega Principina a Mare a Marina di Grosseto e poi a quella tra Marina e Castiglione della Pescaia, legando appunto il Parco della Maremma con la Diaccia Botrona.
Un itinerario di fondamentale importanza per gli operatori turistici del Collecchio, per quelli di Talamone, e per le attività agrituristiche nell’area contigua del Comune di Magliano, che in modo sempre più efficiente e integrato devono essere coinvolte nelle attività e negli itinerari del Parco, continua il presidente Rusci. Un’infrastruttura attesa da tempo e non più rimandabile.