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Storie dal Parco

Poggio di Spaccasasso: Misteri e Curiosità

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Tra i segreti nascosti nel fitto della boscaglia dei Monti dell’Uccellina, oggi ti raccontiamo quello di un’antica miniera scoperta agli inizi degli anni 2000 su un pianoro di un modesto rilievo a circa 2 Km da Alberese dal nome evocativo di Spaccasasso, questo luogo non fa parte di un itinerario del Parco e, quindi, non è visitabile se non per eventi particolari, accompagnati dagli archeologi che lo stanno studiando.

Il sito minerario risale alla fine del Neolitico quando con tecniche estrattive sofisticate per l’epoca si estraeva cinabro da un ricco filone racchiuso all’interno delle rocce calcaree che costituiscono gran parte dei rilievi dell’area.

 

Cos’è il cinabro?

Il cinabro è un solfuro di mercurio con caratteristiche e proprietà particolari che, insieme alla difficoltà di reperimento, lo hanno reso un materiale:

• prezioso, 

• magico,

• molto ricercato. 

Usato fin dalla preistoria come colorante e in contesti funerari grazie alla proprietà di ritardare la decomposizione del corpo dei defunti, fu in seguito utilizzato per l’estrazione del mercurio.

 

Quali sono le caratteristiche di questo sito?

Lungo il tracciato che conduce allo scavo che ha riportato alla luce l’antica miniera a cielo aperto, si sono trovati numerosi utensili in pietra usati nelle diverse fasi dell’attività di estrazione come mazze e mazzuoli di quarzoarenite rossa e gabbro verde.

Il ritrovamento di brecce miste a cenere e a frammenti di carbone indica l’utilizzo di una tecnica particolare nota come fire-setting che serviva per facilitare la rottura della roccia calcarea.

Come risulta dalle analisi condotte sui carboni dei materiali lignei utilizzati, la vegetazione non era poi così diversa dall’attuale con querce caducifoglielecci e cisti, denotando un periodo con caratteristiche climatiche di tipo mediterraneo. 

Ma Spaccasasso nasconde ancora altri segreti e molte curiosità, così come tanti altri luoghi del Parco della Maremma. 

Vuoi saperne di più? Segui i nostri racconti nei prossimi giorni e, appena sarà possibile tornare a visitare il Parco, fai un’escursione accompagnato da una nostra guida ambientale!

 

 

Grazie a Paola Talluri della Cooperativa di guide La Silva per questo contributo

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